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TRAMA BIOGRAFIA FOTOGRAMMI STUPEFACENTI. STORIA DI UNA RIVINCITA
Dei propri sbagli si ha timore, si cerca di nasconderli agli altri, per evitarne il giudizio. In adolescenza, terra di vita inquieta e di ricerca, gli errori sono spesso oggetto di giudizi adulti che, se non motivati e accompagnati da una sana dose di comprensione, diventano macigni per chi li subisce.
La droga ha che fare con questo, perché nasce dalla paura di vivere affrontando i propri limiti e le proprie solitudini senza timore. E’ una via di fuga dallo specchio che il quotidiano vivere con gli altri ci impone. Ed è bene sapere che questo può capitare a tutti, a prescindere dal ceto sociale ed economico. Un possibile modo per non caderci è pensarci prima, ragionando sulla propria vita e sul suo valore, ed è proprio questo che il libro si propone.
Leggendo queste pagine si può cogliere la grande fatica della rinascita, ma anche l’orgoglio e la forza che ne deriva. E il profondo senso di riscatto che parte proprio dalla accettazione dei propri errori.. Un esempio di come l’amore sappia sanare le ferite più profonde, e di come la crescita di ciascuno di noi sia strettamente legata agli altri e alla loro straordinaria capacità di abbracciarci. E ancora di quanto sia necessario avere gratitudine per ciò che ci viene concesso di vivere ogni giorno, sapendo cogliere il senso di infinita bellezza che sta dentro ad ogni cosa, anche in ciò che sbagliamo.
Trailer su: YouTube
TRAMA DVD LA MIA SECONDA VOLTA
Diciott’anni, vitale e creativa, un talento ancora da indirizzare: questa è Giorgia (Mariachiara Di Mitri). Brucia dalla voglia di finire la quinta liceo artistico ed evadere dalla provincia dove è cresciuta… la stessa in cui, per studiare all’Accademia di Belle Arti, s’è ritirata Ludovica (Aurora Ruffino). Lei di anni ne ha ventitré e sa già cosa vuole: diventare scenografa. Conoscendosi tramite il fratello di Giorgia, Davide (Simone Riccioni), scopriranno l'imprevedibilità del destino, tra amicizie profonde, amori inaspettati e sogni d’evasione accesi da una variopinta carovana sulle rive d’un lago. Troveranno il coraggio d’affrontare le conseguenze delle loro scelte... perché nessuno è un’isola e il gesto di ognuno, nel bene o nel male, si riflette su tutti gli altri. Un viaggio verso l’età adulta che tocca le speranze, i timori, le difficoltà e le gioie di ogni percorso di crescita.
“La mia seconda volta” è un film sull’importanza delle scelte. Ogni giorno, vivendo, ci troviamo di fronte a bivi, più o meno visibili, che ci costringono a scegliere: entrare o uscire, “sì” o “no”. Fa parte della quotidianità di ognuno di noi. Ci sono scelte difficili, quelle che necessitano di attenzione, di riflessione, di tempo. E ci sono quelle facili, immediate, a cui si risponde quasi senza pensarci perché “ci piacciono”. Scelte di testa e scelte di pancia, potremmo dire. Eppure il comune denominatore delle scelte, facili o difficili che siano, è la non-certezza della conseguenza.
“La mia seconda volta” è allora un film sulle conseguenze. Uno spunto di riflessione lasciato ai ragazzi e agli adulti, che non intende fare moralismi né lanciare insegnamenti a tutti i costi. Un quadro il più possibile oggettivo che ogni spettatore potrà guardare per formarsi una propria idea. Senza dimenticare però che il film è ispirato ad una storia vera. E dunque “La mia seconda volta” è un film sulla vita. Sui giochi e sull’imprevedibilità di ogni giorno. Sulla consapevolezza che anche volendo, spesso, non si può tornare indietro. Che la vita è una scelta, e ogni scelta porta una conseguenza. Una gioia o un dolore, da accettare. Anche quando non ci piace. Perché è da qui che che può nascere una bellezza ancora più grande.